E’ stato il personaggio più atteso nonché l’evento più interessante della XIII Florence Biennale, la mostra internazionale di arte contemporanea e design che si è appena conclusa alla Fortezza da Basso di Firenze.
Alla designer ed attivista britannica è stato conferito il “Premio Leonardo da Vinci” alla carriera (per il design) ed uno spazio nella mostra a celebrare il suo lavoro con abiti, fotografie, pubblicità, con particolare attenzione alle sue campagne in difesa dei diritti umani e dell’ambiente.
Con i ringraziamenti, Vivienne Westwood ha letto il suo discorso/manifesta intitolato NO MAN’S LAND, la “Lettera-SOS per salvare il pianeta”.

Questo il testo integrale:
«La parola Economia Mondiale significa ‘gestione della casa’. La Madre Terra è la nostra casa, per tanto, su scala mondiale, economia equivale a sostenibilità. Non la abbiamo. Non abbiamo futuro. Il nostro sistema finanziario si fonda su guerre perpetue, guerre commerciali e competizione; è la causa del cambiamento climatico. Le guerre vengono combattute per i territori e la manodopera a basso costo. La vera economia è basata sul valore della terra. “La terra non appartiene a nessuno”. Noi ne siamo custodi. Bisognerebbe versare un contributo al portafoglio pubblico per l’uso della terra, un enorme entrata mai sfruttata. NO ALLE TASSE! Tutte le altre transazione da uomo a uomo. Cooperazione non competizione. Distribuzione equa della ricchezza. Ho un piano per salvare il mondo che può funzionare perché ho analizzato il problema e ho la soluzione. La mia squadra, Climate Revolution, ha iniziato la campagna per un’economia basata sulla Terra grazie al suo ri-selvaggiamento (ri-wilding); abbiamo l’obiettivo di creare corridoi per la natura selvaggia. Chiediamo la cooperazione del Governo».
immagini : Andrea Paoletti © 2021
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Vivienne Westowood durante la visita al Padiglione Cavaniglia