Erwin Wurm – Trans Formam alla Galleria Poggiali

Preceduta dal Salsiccia Fat Bus che distribuiva hot dogs in piazza Santa Maria Novella, lo scorso 24 settembre è stata inaugurata alla Galleria Poggiali di Firenze, la mostra Trans Formam dell’Artista austriaco Erwin Wurm.

Comunicato stampa:

Erwin Wurm (Bruck an der Mur, 1954), uno tra i maggiori protagonisti dell’arte contemporanea internazionale, espone le sue opere in un progetto appositamente concepito alla Galleria Poggiali di Firenze, prevedendo anche l’installazione, a partire da mercoledì 21 settembre 2022, nella vicina Piazza Santa Maria Novella, in collaborazione con il Museo Novecento di Firenze ed organizzata da Muse, dell’opera Salsiccia Fat Bus, in prima mondiale assoluta, di carattere performativo alla cui attivazione concorrerà il pubblico.

La mostra, la prima completa ed articolata in Italia, raccoglie circa ventidue opere, la maggior parte espressamente realizzate, per dare conto della qualità poliedrica delle sculture dell’artista austriaco, unitamente ad una serie di oli su tela eseguiti per l’occasione. Si tratta di oggetti distorti, esagerati, gonfi che ritraggono aspetti centrali nella società contemporanea come l’auto, il cibo massificato, la casa, il consumismo, riletti con ironia e acume attraverso l’alterazione della loro abituale versione.

Salsiccia Fat Bus consiste in un reale furgone, di colore lilla acceso, predisposto per la preparazione e la reale distribuzione di Hot dog, modificato ironicamente attraverso l’utilizzo del poliuretano, che lo rende abnorme. Il pubblico richiederà e consumerà il cibo in cambio di un’offerta, che sarà destinata ad attività benefiche a favore di un’istituzione cittadina.

Come dice il curatore Helmut Friedel: “Della vita fanno, in generale, parte i processi di cambiamento. Erwin Wurm è divenuto celebre per le sue ”One Minute Sculptures“, opere per le quali l’artista chiede a persone comuni di mantenere per un minuto una particolare posa interagendo con oggetti di uso quotidiano. La figura, il corpo viene trasposto in una diversa forma, spesso con una connotazione leggermente ironica. Tutta la scultura è sinonimo di trasformazione: il materiale viene trasformato in un substrato dell’immagine. Nei lavori di Wurm, la trasformazione della figura si estende anche agli oggetti con i quali essa si relaziona: automobili in sovrappeso (come i loro proprietari), würstel che deformano l’aspetto di automobili e case o che semplicemente si baciano tra loro; una bella borsa della spesa che va a fare compere sulle proprie gambe. La mostra Trans Formam ci offre una straordinaria carrellata delle sfaccettature che queste mutazioni e variazioni della realtà possono assumere trovando incarnazione nelle sculture di Erwin Wurm”.

Il progetto raccoglie, dunque, opere iconiche che consistono in oggetti di uso quotidiano come Big Kiss, i würstel che si avvinghiano in un bacio, la borsa elegante da donna sorretta da gambe affusolate oltremisura, le celebri fat houses, tra le quali spicca la casa di Marx, resa obesa dall’essere trasformata in seduta, schiacciata dal peso dello spettatore eventuale, come ad accentuare il versante ironico attraverso il gesto di poggiare il proprio sedere sulla casa del celebre pensatore…un’irriverenza guascona che sollecita il gusto di un dibattito disincantato. Salsicce di marmo di grandi dimensioni sono autonome, oppure schiacciano auto che oscillano tra il divenire ingrassate alla tendenza alla liquefazione. Tutta la scultura è pertanto sinonimo di trasformazione.

Nella sede di via Benedetta della galleria occupa la parte centrale dello spazio, isolata ed iconica, Fat Convertible: un’auto cabrio realizzata appositamente per l’occasione della mostra di Firenze secondo la celeberrima metamorfosi di Wurm che la rende sovradimensionata fino ad arrivare a 430 cm, gonfiata attraverso il poliuretano con gli esterni specchianti in fusione di alluminio e gli interni verde acido. L’opera rappresenta la sintesi della poetica di Erwin Wurm e ne segna inequivocabilmente la riconoscibilità nel panorama dell’arte mondiale.

Una mostra di impianto museale che alterna sculture di vario materiale, marmo, alluminio, bronzo, vetro di murano, cemento, a dipinti recanti le parole iconiche della mostra, anch’esse gonfiate fino a renderle appena leggibili sulla superficie. Risaltano le tele con scritto in italiano “salsiccia”, “gelato” e “salame”, le prima mai realizzate con questi termini e prodotte appositamente.

fino al 18.03.2023

Galleria Poggiali

via della Scala 35/a – via Benedetta 3r Firenze

testo: comunicato stampa

immagini : Andrea Paoletti © 2022

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