ALFREDO PIRRI – Prospettive con Orizzonti al Teatro del Maggio Fiorentino

E’ stata inaugurata in una data molto importante per il Teatro del Maggio Fiorentino, il 21 dicembre 2011 battesimo del nuovo teatro, lo scorso anno sempre il 21 dicembre l’inaugurazione della Sala Zubin Metha, l’installazione site-specific di Alfredo Pirri dal titolo Prospettive con Orizzonti.

Salita la grande scalinata che porta alla Cavea (lato Stazione Leopolda), giunti alla grande terrazza che si affaccia sul parco della Cascine sul tetto del nuovo Auditorium non la si percepisce dall’esterno ma entrando, come fosse il “corridoio” di un labirinto, inizia l’esplorazione dell’installazione di Pirri.

Cominciando ad addentrarsi si rimane attirati da una serie di parallelepipedi, specchi, vetri che creano all’occhio un continuo variare di Prospettive con Orizzonti che spaziano dal Duomo di Firenze al Monte Morello come dalle architetture del Teatro al parco delle Cascine.

comunicato stampa

‘Prospettive con orizzonti’ si sviluppa su una superficie di circa 2.270 mq. Questo lavoro nasce come “staffetta” rispetto ad un progetto architettonico già in corso d’opera al momento del mio incarico. Si tratta di una sequenza di forme piene e vuote che determinano un succedersi cromatico e luminoso che muta secondo l’alternarsi del giorno e della notte e dell’affiorare o sprofondare degli elementi posti su piani orizzontali sospesi in alto rispetto ai percorsi che sprofondano dentro una trincea minerale. L’opera è composta di piani cromatici dai quali spiccano parallelepipedi metallici funzionali insieme ad elementi composti di specchio e vetro affondati nel suolo, che accolgono, al loro interno, piume che paiono appena cadute dal cielo. Fin dal primo sopralluogo, mi sono sentito immersi dentro una cava di marmo oppure in uno scavo archeologico. Le cave mi affascinano (come immagino a molti) per il loro nitore, quel bianco che le rende astratte eppure tanto reali, pesanti ma fantasmatiche. Come pure le trincee archeologiche scavate nella terra. Con quest’opera vorrei riproporne l’atmosfera… una materia che si trasforma in luce e una luce che si raggruma sulle cose facendosi paesaggio, al medesimo tempo storico e contemporaneo.” 

Alfredo Pirri

immagini : Andrea Paoletti © 2022  

testo : comunicato stampa – Galleria Tucci Russo  

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