E’ stata collocata lo scorso 8 febbraio, in uno spazio mai utilizzato per esporre arte, Piazza del Duomo di Firenze, l’opera Balletto per la Pace di Sauro Cavallini.
Comunicato stampa:
In un mondo oltraggiato da guerre che – tra dichiarate e no – insanguinano tutti i continenti, molto spesso ci si rivolge all’arte per esprimere la speranza che un giorno la Terra torni a essere l’Eden che tutti vorremmo.
È con questo proposito che il Centro Studi Sauro Cavallini – con il patrocinio del Comune di Firenze e il contributo di “Florence Biennale” – ha promosso il collocamento di un’opera dello scultore Sauro Cavallini, dal titolo Balletto per la Pace, in piazza del Duomo del capoluogo toscano, nello spazio compreso tra l’abside della Cattedrale e Palazzo Strozzi Sacrati, sede della Giunta Regionale della Toscana, dove è in corso la mostra di altre 16 opere dell’artista dal titolo “Sauro Cavallini. Storia di un internato”.
L’opera dal titolo “Balletto per la pace di Sauro Cavallini. Un abbraccio per un mondo senza confini”, resterà collocata fino all’11 aprile 2023.

Non ci sono precedenti di un’opera d’arte contemporanea collocata in quello spazio – compreso tra la Cattedrale di Santa Maria del Fiore e la sede della Giunta Regionale della Toscana – e che vedrà protagonista l’artista scomparso nel luglio del 2016, che in gioventù conobbe personalmente gli orrori della seconda guerra mondiale, in quanto per un periodo di circa un anno fu recluso nel campo di Gradaro, a Mantova; quei mesi di prigionia segnarono profondamente la vita di Cavallini e quando iniziò a praticare la scultura, gli incubi di quell’esperienza presero forma e si tradussero nelle sue prime opere d’arte.
Realizzata in bronzo nel 1984, la grande scultura misura 260 centimetri di larghezza, per 280 di altezza e due metri e mezzo di profondità; pesante circa 700 chilogrammi, è stata collocata su una base alta 50 centimetri che le dà ancora più slancio in altezza.

Il Balletto multiplo raffigura tre sinuose silhouette che si muovono armoniosamente e, nel rispetto di un serrato gioco di equilibri, si sfiorano, si intrecciano e si dispongono secondo una coreografia che si sviluppa intorno alla figura centrale sollevata in un agile slancio.
Profilo dell’artista
Attivo per oltre mezzo secolo, Sauro Cavallini ha sempre mostrato una personalità eclettica, confrontandosi con diverse forme di espressione (disegno, pittura, ma soprattutto scultura) e riuscendo a ottenere commissioni prestigiose, così come il privilegio di essere presente con le sue opere in collezioni di elevato spessore come quelle della Città del Vaticano, del Principato di Monaco, del Parlamento Europeo di Strasburgo, nonché amministrazioni pubbliche e importanti istituti bancari. Moltissimi i riconoscimenti ricevuti da Sauro Cavallini in vita, ma dalla sua scomparsa avvenuta nel 2016, si è registrato un sempre maggiore riconoscimento e apprezzamento del suo lavoro mediante l’attenzione particolare della critica e una serie di eventi che hanno dato l’opportunità ad un pubblico sempre più vasto di approfondire la sua opera.
Grazie all’apertura al pubblico del suo atelier sulla collina di Fiesole (FI) nel gennaio 2017, in occasione dell’inaugurazione del Centro Studi a lui intitolato e in presenza dell’allora Presidente del Consiglio Regionale della Toscana (e oggi Presidente della Regione) Eugenio Giani e del Sindaco Anna Ravoni, sono state promosse numerose esposizioni personali del Maestro tra le quali ricordiamo a Fiesole (Fi) “Intrusioni” nel 2017 presso il Museo Archeologico, a Pietrasanta e in Svizzera nel 2018, fino alla grande retrospettiva “Luce e Ombra” inaugurata dal Sindaco di Firenze Dario Nardella che l’Accademia delle Arti e del Disegno di Firenze gli dedicò lo stesso anno oltre ad esser stato insignito, dopo la sua scomparsa, di due premi internazionali (il “Lifetime Achivement Award” alla carriera durante il Visionary Art Show di Lecce e il “Premio internazionale alla carriera Lorenzo il Magnifico” durante la XI edizione della Biennale Internazionale dell’Arte contemporanea a Firenze). Prosegue quindi il successo di un artista che ha dedicato tutta la sua vita alla realizzazione di opere di grande impatto emotivo e di straordinaria attualità, dove lo studio della forma sia dal punto di vista scultoreo, sia grafico, ha raggiunto livelli altissimi di approfondimento e di conoscenza.

fino al 11.04.2023
Piazza Duomo, Firenze
immagini : Andrea Paoletti © 2023
testo : comunicato stampa