SIRENES i Collage di Lorenzo Bernardi a Cannes

ArtBlog ha avuto l’opportunità di conoscere ed incontrare un giovane Artista che propone nei suoi lavori una tecnica antica e fascinosa come i soggetti che crea.

Lorenzo Bernardi, fiorentino, nato a Quito (Ecuador) 33 anni fa, vive e lavora tra Firenze e Milano.

Ecco come si è raccontato ad Art Blog:

AB : Lo scorso 9 maggio è stata inaugurata alla Galleria Claire Gasparini di Cannes la tua prima mostra dal titolo Sirenes – Exposition de Papier Collage Artistique,

alla presenza del sindaco, delle massime autorità cittadine e del presidente della Fondazione Festival del Cinema. Il tuo account su IG è @CollageLoB ma esci subito allo scoperto con il tuo vero nome Lorenzo Bernardi, ci vuoi raccontare chi sei?

Certamente! La mia formazione ha inizio come orafo a Firenze, per poi divenire incisore di Zecca dopo aver frequentato il percorso accademico della Scuola dell’Arte della Medaglia a Roma (Istituto Poligrafico e Zecca di Stato). Conclusa la mia formazione artigiana ho voluto approfondire la mie conoscenze in ambito progettuale: vengo selezionato a Milano per far parte del Master in Design del Lusso e Arti Applicate (Creative Academy, scuola del gruppo Richemont) diventando subito dopo Designer di orologi per Vacheron Constantin a Ginevra prima e Designer di Alta gioielleria per Pomellato dopo, dove tutt’ora lavoro.

Ho avuto parentesi lavorative in cui ho avuto occasione di insegnare (alla scuola “Le Arti Orafe” a Firenze) e incidere di pietre dure, lavorando per Damien Hirst alle opere esposte nella sua mostra personale a Venezia nel 2017. Infine, ecco il collage.

AB : Sei un disegnatore di gioielli quindi creatore di  “arte da indossare” come sei giunto all’arte del Collage?

L’arte del collage ha sempre fatto parte della mia espressione artistica. Ultimamente ho voluto approfondire ulteriormente l’esplorazione di questo mondo fantastico in cui riesco a lasciarmi trasportare per parecchie ore consecutive, perdendo totalmente la cognizione del tempo. Da questi pezzetti di carta traggo storie che si creano nella mia mente e prendono forma nella composizione. Solo negli ultimi anni ho sentito la necessità di condividere con gli altri questi miei mondi nascosti e sognanti.  

AB : È evidente che il doppio binario su cui si svolge la tua attività (disegnatore e artista di paper collage) ha molti punti di tangenza, cosa prevale secondo te in questo rapporto biunivoco?

Direi la cura del dettaglio. Pazienza, tempo e dedizione sono alla base di entrambe le mie passioni: il collage e i gioielli. Da sempre mi sono occupato di realizzare e disegnare gioielli e adesso l’introduzione di questo mondo nei miei collage è una costante: piccoli gioielli o pietre preziose sono quasi sempre presenti nei miei lavori. Sono diventati un po’ la mia firma: gioielli che diventano cappelli, code, ali di pesci volanti, vestiti, occhi.

AB: Vedendo i tuoi lavori su IG il file rouge che li unisce è senza dubbio la bellezza e l’eleganza talmente ben calibrato e perfetto che può quasi essere considerato anacronistico col tempo che stiamo vivendo. A cosa ti ispiri? Come avviene il processo creativo?

Quando inizio un collage libero completamente la mia mente. Accendo la musica, e inizio il mio viaggio: disposte tutte le figure davanti a me inizio a scrutarle; per magia cominciano a comporsi, a prendere vita. Si tratta di un processo lento, in cui spesso quello che inizio a creare dopo poco ha bisogno di ritrasformarsi nuovamente. Impiego parecchi giorni prima che un collage sia finito perché la sua creazione non è mai di getto, ma è un lavoro paziente e ben ponderato. Forme e colori si devono ben bilanciare tra loro.

Se si tratta di una commissione o una collezione a tema, parto sempre con un’idea iniziale di come vorrei che fosse realizzato il lavoro. Dopo faccio una selezione delle immagini più adeguate al tema e poi inizia il divertimento: compongo e ricompongo fino a che non sento che è arrivato il momento giusto. Spesso quello che avevo in mente non è corrispondente al lavoro finale, ma giunge a maturazione dopo un processo di trasformazione continua.

AB: Vari artisti nel secolo scorso hanno usato l’arte del collage per lanciare dei messaggi (per esempio Barbara Kruger) tu, vuoi dire qualcosa ?

L’arte a mio avviso deve sempre lanciare un messaggio. Io però, più che una critica politica o sociale, vorrei condividere con chi guarda le mie opere un messaggio di bellezza, di benessere. Un attimo di pausa dal mondo in cui viviamo: siamo bombardati di negatività, sofferenza, e angoscia. Io mi rifugio nel mondo fantastico che il collage mi regala, ed è questa meravigliosa sensazione che vorrei condividere con gli altri: il mio benessere spirituale e mentale quando approccio questa tecnica. Mostro l’altra parte della medaglia di quello che l’arte può veicolare.

Chiaro che anche io ho una posizione politica e sociale ben definita, ma non è questo il modo in cui voglio, al momento, condividerla con gli altri.

AB: Un’ultima curiosità, hai fatto alcuni lavori su commissione?

Si, mi piace molto creare anche con questa formula: mi da la possibilità di entrare in contatto con il committente e sondare i suoi gusti creando uno scambio continuo davvero interessante.

Un processo che prende molta energia ma regala allo stesso tempo il doppio della soddisfazione!

AB: Grazie Lorenzo per la tua delicata arte che riesce ancora a farci sognare e che “arreda” alla perfezione!

immagini : Lorenzo Bernardi©2024

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